In un momento di profondo cambiamento come quello che stiamo vivendo, nasce la necessità di una nuova figura professionale che, partendo da una preparazione universitaria, sia in grado di trasmettere informazioni sull’uso corretto di alimenti, integrazione e supplementazione, stile di vita e attività fisica adattata, al fine della prevenzione e del mantenimento del benessere psico-fisico.
Il termine fitness derive dall’inglese fit, adatto, e viene tradotto in lingua italiana con i termini idoneità, capacità, preparazione fisica e stato di forma fisica. In generale il fitness è identificato con lo stato generale di salute, forma fisica e benessere dell’organismo. Attraverso la valutazione, la comprensione e l’applicazione di opportune strategie, le scienze e le tecnologie del fitness ostacolano il sovrappeso, la sindrome metabolica, manifestazioni ansiose e depressive e disturbi osteo-articolari.
L’accento viene posto sulla prevenzione, in modo particolare con lo scopo di contrastare l’invecchiamento precoce dell’organismo e gli stati infiammatori, cause primarie della maggior parte dei disturbi.
L’infiammazione cronica latente di basso grado

Infiammazione e invecchiamento precoce cellulare sono due aspetti collegati tra di loro e rappresentano un campanello d’allarme per la nostra salute. E’ una condizione che si manifesta con un processo infiammatorio spesso silenzioso e persistente, senza sintomi visibili, ma che è in grado di produrre effetti nocivi su tutto l’organismo.
L’infiammazione cronica latente di basso grado è oggi considerata come il precursore di numerosi disturbi cardiovascolari, deficit cerebrali, aterosclerosi, disturbi del fegato, compromissione e perdita della mobilità articolare, artrosi e indebolimento delle difese immunitarie.
Il ruolo del microbiota

Il microbiota è una complessa comunità di microorganismi, dai 9 a 10 miliardi di unità formanti colonia, che colonizzano l’uomo sin dalla nascita. Si instaura così una proficua collaborazione tra microorganismi e ospite. La disbiosi intestinale è l’alterazione di questa situazione di equilibrio che ha come conseguenze la maggior incidenza di sindrome metabolica, intolleranze alimentari, obesità, sindrome del colon irritabile, demenza precoce e senile, disturbi psicosomatici, diabete, autismo, immunodeficienze e maggior sensibilità alle infezioni. I microorganismi che costituiscono il microbiota sono attivi protagonisti di vivaci interazioni tra il tratto gastroenterico e il SISTEMA NEURO-IMMUNO-ENDOCRINO.

I benefici dell’attività fisica moderata e non competitiva

L’attività fisica regolare moderata e non agonistica migliora il rendimento del cuore e la funzione respiratoria, permette all’apparato cardiovascolare di apportare una quantità maggiore di ossigeno all’organismo per ogni battito cardiaco e aumenta la quantità massima di ossigeno che i polmoni riescono ad assorbire. L’attività fisica, opportunamente personalizzata in base alla corporatura e alle esigenze della persona, riduce in maniera naturale la pressione arteriosa, diminuisce lievemente i livelli di colesterolo totale e con lipoproteine a bassa densità (LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo)e aumenta i livelli di colesterolo con lipoproteine ad alta densità (HDL, il cosiddetto colesterolo buono).
Questi effetti positivi a loro volta diminuiscono il rischio di attacco cardiaco, ictus e coronaropatia. Inoltre, il cancro del colon e alcune forme di diabete hanno meno probabilità di manifestarsi nei soggetti che si allenano con moderazione e con coscienza regolarmente. In breve, l’attività fisica regolare è uno dei metodi migliori per contribuire a prevenire le malattie, mantenere un peso corporeo adeguato, mantenersi in buona salute, preservare la longevità e migliorare la qualità della vita.